Con l’accordo sul nome di Sandro Ruotolo per le suppletive senatoriali di Napoli, le alleanze del “nuovo” Pd prendono forma. Fino a ieri dominava l’asse Zingaretti-Grillo. Ora arriva la trimurti Zingaretti-Grillo-de Magistris. Una scelta da non sottovalutare perché, sì, Napoli è il luogo magico/infernale dove tutto può succedere, anche una bella carnevalata, ma la cosa riguarda l’intera sinistra italiana.
Alleandosi con de Magistris il Pd fa un doppio salto mortale. Imbarca (dopo esserne sempre stato all’opposizione) il regista di un drammatico decadimento urbano, il responsabile del collasso dei trasporti, dei rifiuti per strada, dei parchi pubblici devastati, dell’illegalismo capillare. Il peggior sindaco degli ultimi settanta anni. Ma non solo. Imbarca colui che ha inaugurato la deriva demagogico-populista del paese. L’ex pm di controverse inchieste. Il mattatore dei talk show di Santoro. Il Masaniello con la bandana.
Con questa scelta, del resto, come ha scritto Marco Demarco su “Il Riformista Napoli”, il Pd si conferma come il vero partito dei giudici. Altro che Travaglio. È Zingaretti a intestarsi la rappresentanza delle Procure. Qualche nome? Franco Roberti, Paolo Mancuso, Caterina Chinnici, Michele Emiliano, Pietro Grasso. E ora Ruotolo, cioè un collaudato protagonista di quella Giostra Mediatico-Giudiziaria che da decenni avvelena le fonti della coscienza collettiva e coltiva il moralismo più antipolitico. Zingaretti riporta la sinistra al clima forcaiolo delle monetine del Raphael.
Quanto a Renzi, non si capisce se la candidatura Ruotolo abbia il suo appoggio. Forse no. Del resto sarebbe paradossale opporsi ieri al fine-prescrizione-mai del ministro Torquemada e avallare oggi le nozze con de Magistris. Ma una parola chiara sulla trimurti Zingaretti-Grillo-de Magistris è urgente.
Che poi Sandro Ruotolo sia lo zio di Alessandra Clemente, giovane assessore, candidata in pectore degli “arancioni” alle prossime comunali, può sembrare soltanto un gossip. Di questi tempi, tuttavia, conviene prestare la massima attenzione anche agli incubi più sinistri. Ne abbiamo viste tante. Potremmo vederne perfino di peggiori.
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